Il Barbucchiere - Introduzione

Il barbucchiere è un albo illustrato per bambini in età prescolare. L'idea per la sua creazione è arrivata a seguito di riflessioni profonde e radicali decisioni personali. Scritta in versi (quartine in rima baciata) con un linguaggio semplice e delicato,  la storia descrive le peripezie di un omone dal cuore gentile che rappresenta l'uomo moderno e commette errori - anche gravi - per distrazione, abitudine e comodità, ma non per cattiveria. Sarà proprio questa sua mancanza di malizia a portarlo alla redenzione finale, una volta che sarà davvero disposto a prestare attenzione a ciò che gli viene detto. 

La riflessione a cui il testo vuole portare riguarda una scelta semplice ma estremamente impattante, specialmente se si considera la crescita della popolazione umana a livello globale: quella alimentare. Non si tratta, però, né di un testo di nutrizione, né di una storia sull'ambiente, bensì di un racconto che parla di etica, rispetto ed amore per ogni forma di vita e che, senza troppe pretese, offre qualche alternativa pratica a misura di bambino. Nell'appendice finale, intitolata E adesso, che mangio?, vengono infatti proposte tre ricette della nostra tradizione culinaria rivisitate in chiave 100% vegetale proprio per offrire nuovi spunti ed un punto di vista diverso dal solito sia ai piccoli che ai grandi lettori.

Anche Il barbucchiere, quindi, si ripropone di educare, ma lo fa senza parole forti e con estrema dolcezza, per rispettare l'innocenza tipica dell'infanzia ed invitare ad una riflessione autonoma. Le coloratissime illustrazioni, così come la grafica, sono frutto del lavoro di Marco Rizzi, che ha creato un intero universo intorno ad ognuno dei personaggi. Come per gli altri Libri per la Terra, anche questo titolo viene stampato su carta riciclata certificata con tinte a base vegetale con un basso impatto ambientale.

Questo titolo sostiene LAV (Lega Anti Vivisezione) e un un progetto che mira a migliorare le condizioni di vita degli animali negli allevamenti italiani e che si ripropone, nel lungo periodo, di eliminarne l'utilizzo per scopi alimentari. La prefazione è a cura di Giacomo Bottinelli dell'ufficio A scuola con LAV, che con un tono allegro e le parole adatte, spiega l'importanza di un libro su una tematica di questo tipo.

Il racconto ha inizio con la descrizione di un personaggio barbuto con un lavoro dal nome un po' singolare: il barbucchiere. L'uomo taglia capelli sia a donne che a uomini, sia a grandi che piccini e non fa distinzioni di alcun tipo perché ha un cuore grande e buono.

Durante una gita, viene sorpreso da un acquazzone in un bosco e trova rifugio in un ristorante. A servirlo accorre subito un membro dello staff, il quale gli offre prontamente un menù, che l'uomo restituisce senza avergli dato nemmeno un'occhiata. Ordina un piatto a base di agnello a gran voce, solo per ritrovarsi faccia a faccia con il cameriere che, con suo sgomento, è una pecora abbastanza offesa dalla scelta del rumoroso cliente. Questo è solo il primo dei malintesi che l'uomo genererà a causa della sua scarsa empatia e della sua distrazione: al tavolo si presenteranno, infatti, altri membri del personale, che proveranno a comunicare con l'uomo senza successo. Sarà un anziano maiale in tenuta da cuoco a trovare il modo per farsi capire dal barbucchiere con un gesto pratico e profondo che cambierà il corso della storia.

A partire da questo incontro, l'uomo non potrà più rapportarsi con il cibo - e con la vita in generale - nello stesso modo. Inizierà ad interrogarsi sulle alternative disponibili, spaventato dalla fame ma cosciente della necessità di cambiare, e scoprirà gusti nuovi ed inebrianti che non danneggiano nessun animale. Rivaluterà, inoltre, la propria funzione di animale "più grosso", comprendendo la differenza fra custodire e sfruttare.

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